I colombi che si osservano nelle piazze di tutte le città discendono da colombi domestici, sfuggiti o abbandonati dalle colombaie, oppure piccioni viaggiatori sbandati.
Una situazione assimilabile con quella di un “randagio“.
Il Colombo di città è la specie problematica per eccellenza: si può dire che gran parte delle città, in ogni parte del mondo, ha un “problema colombo”, più o meno percepito.
Il problema principale è senz’altro connesso con la sporcizia e l’accumulo di escrementi (guano) nei vari contesti: marciapiedi, facciate, tubi di scarico, balconi, veicoli, indumenti, ect…

I rischi sanitari sono più una potenzialità che un fatto concreto, come è stato più volte sottolineato nei convegni specialistici, organizzati anche dall’Istituto Superiore di Sanità.
Ciò nonostante, esistono categorie più deboli (anziani, immunodepressi, ospedalizzati, bambini) e situazioni a maggior rischio (ospedali, sottotetti ove si è accumulato molto guano, ecc.).

Può veicolare parassiti quali la “zecca del piccione” (Argas reflexus), l’Acaro rosso degli uccelli (Dermanyssus gallinae) detto anche “pidocchio dei polli“, parassita di polli, piccioni e uccelli selvatici ed occasionalmente di mammiferi, uomo compreso. Alla presenza di colombi in città, sono spesso associate diverse patologie più o meno gravi.
La gravità degli inconvenienti e dei rischi è proporzionale alla densità dei colombi che frequentano l’area.